Convocando le discipline fisiche in una delle loro più avanzate formulazioni contemporanee, Ignazio Licata mostra in questa lezione cosa ne è oggi del Cosmo, trasformato in «multiverso», nel quale emerge il carattere eccentrico della Terra.
Le frontiere della bioingegneria spingono verso la formulazione di diritti di nuova generazione per affrontare la questione di cosa sia naturale e cosa sia invece regolabile, di quali siano gli ambiti di vita sui quali si possa legiferare.
In questa lezione viene presentato il paesaggio sonoro di una cultura come quella antica, immersa in versi, voci, grida e canti animali e umani, a differenza dello sfondo di suoni tecnici e artificiali nel quale si svolge l’esperienza nel mondo contemporaneo.
Corpo è anche luogo del cervello, di cui la coscienza, secondo i programmi di ricerca delle neuroscienze, sarebbe un correlato. Tutte le caratteristiche naturali, d’altronde, sembrano già scritte in un codice che ne contempla le infinite varianti: il genoma che, come mostra Edoardo Boncinelli, costituisce la grammatica della vita.
Sergio Givone sostiene in questa lezione che il destino della responsabilità dipende dall’inattingibilità dell’innocenza, costitutivamente velata dal peccato o segnata dalla colpa.
Nonostante l’inattingibilità dell’innocenza, una morale resta possibile, come argomenta Roberta de Monticelli, dato che l’uomo è per sua peculiare natura “animale normativo”.